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Perché non riconosciamo più il mondo in cui viviamo? Perché in questo mondo nuovo accadono cose in grado di ribaltare destini e realtà in tempi e modi una volta impensabili? E come possiamo agire in un mondo che cambia in modo repentino e disorientante?

Nell’epoca della tendenza alla superficialità e dell’accelerazione digitale, resa ancora più evidente dalla recente emergenza sanitaria, Simplify lancia un invito a fermarsi, leggere, conoscere e riflettere sul Tema della Complessità per riappropriarsi di una dimensione di fiducia e conforto. Vi proponiamo 4 libri sul tema, a cura di grandi interpreti contemporanei, per guardare in faccia la trasformazione e non farsi travolgere, affinché la complessità risulti una risorsa e non una minaccia.

 

1. PREDE O RAGNI?

di Alberto De Toni, Luca Comello
Editore UTET Università

Come Dante, nel mezzo del cammino della loro vita, uomini e organizzazioni si ritrovano spesso in una selva oscura. La selva oscura è la complessità del reale in cui tutti siamo immersi. La teoria della complessità, prima di essere una teoria in piena ascesa nell’interesse degli scienziati di tutto il mondo, è un tentativo di risposta al senso di inadeguatezza che percepiamo nonostante il continuo accumulo di conoscenza. È una sfida per ciascuno di noi ed è una sfida per le nostre organizzazioni, alla ricerca del loro senso, in una continua ridefinizione delle loro opportunità. Il volume è uno studio teorico sulla complessità e sulle implicazioni manageriali per fronteggiarla. Gli autori presentano sette principi fondamentali della teoria della complessità e li adattano poi al mondo delle organizzazioni. Uomini e organizzazioni sono chiamati a comprendere l’importanza di intraprendere e poi continuare un viaggio affascinante e allo stesso tempo rischioso all’orlo del caos, con la consapevolezza che la strada non è predefinita, ma il cammino si fa andando. Prede o ragni si rivolge a tutti coloro che hanno il coraggio di accettare la sfida della complessità, con l’auspicio che immaginazione e creatività consentano loro di vincerla: il futuro appartiene a chi sa immaginarlo.

 

2. NON LINEARITÀ, CAOS, COMPLESSITÀ

di Cristoforo Bertuglia e Franco Vaio
Editore Bollati Boringhieri

L’utilizzo dei modelli matematici come strumento di descrizione dei fenomeni è invalso fin dagli albori del pensiero scientifico moderno, con notevole successo in discipline come la fisica, ma senza altrettanto successo, per varie ragioni, in altri ambiti scientifici, ad esempio nelle scienze sociali. La modernizzazione matematica è qui colta nelle sue caratteristiche comuni fra scienze della natura e scienze della società ed è vista evolvere dalle prime forme lineari, nelle scienze della natura, via via verso forme più complicate e articolate, all’origine di dinamiche sempre più ricche, fino a giungere alle situazioni in cui si manifestano il caos e la complessità.

 

3. IN EQUILIBRIO DINAMICO ALL’ORLO DEL CAOS

di Lorenza Angelini , Vittorio D’Amato , Maurizio Decastri , Alberto Felice De Toni , Giovanni De Zan , Enzo Rullani , Elena Tosca , Carlo Turati.
Editore Franco Angeli

Siamo tutti in viaggio lungo sentieri stretti, in bilico tra ordine e disordine, dove per rimanere in equilibrio – ovvero per rimanere in vita – dobbiamo camminare sul crinale dell’orlo del caos, attenti a non cadere nel troppo ordine (morte per fossilizzazione) o nel troppo disordine (morte per disintegrazione). La vita è in una zona intermedia tra ordine e disordine che è l’area della complessità. Il saggio raccoglie i contributi di vari autori che riflettono su come si possa navigare appunto nella complessità e portare in porto le navi delle nostre imprese. Il filo rosso che lega i contributi degli autori è la teoria della complessità, cioè un insieme interconnesso di ipotesi, enunciati e proposizioni finalizzato a comprendere i sistemi caratterizzati da proprietà quali emergenza dal basso, auto-organizzazione, non linearità, varietà, variabilità, interdipendenza, incertezza e indeterminazione. Proprietà, queste ultime, tipiche dei sistemi complessi come le organizzazioni, le imprese, i mercati. Le scienze della complessità applicate al management possono essere considerate metaforicamente come il “battesimo” del management, laddove il “peccato originale” del management può essere imputato ad un’originaria concezione meccanicistica dei fenomeni sociali ed economici. Gli autori affrontano l’evoluzione dei modelli di business e manageriali su tre diversi piani concettuali: manageriale, economico e simbolico/narrativo.

Dedicato ai saggi che sanno vivere all’orlo del caos.

 

4. DISORDINE ARMONICO. LEADERSHIP E JAZZ.

di Frank J. Barrett
Editore EGEA

Che cosa possono insegnarci Duke Ellington e Miles Davis sulla leadership? Esiste un modo efficace per far fronte alla complessità in contesti organizzativi che cambiano in continuazione? Improvvisare: ecco il metodo applicato dai leader migliori e dalle squadre vincenti. Inventare nuove risposte, assumere rischi calcolati senza un piano predeterminato o una rete di sicurezza che garantisca risultati specifici, negoziare strada facendo senza soffermarsi sugli errori per non soffocare le idee: in breve, dire «sì» alla confusione, accettare il disordine che è proprio dell’attuale mondo del lavoro, sempre più movimentato e tormentato ma anche – proprio per questo – enormemente innovativo e fertile. Questo è esattamente ciò che fanno i grandi jazzisti. Barrett dimostra come l’improvvisazione, tratto caratteristico della «mentalità jazz», e le competenze che l’accompagnano siano oggi essenziali per una leadership efficace. Attraverso il racconto affascinante delle intuizioni e delle innovazioni dei grandi del jazz come Miles Davis e Sonny Rollins, ma anche della sua esperienza diretta di musicista, Barrett introduce un nuovo modello di leadership e collaborazione nelle organizzazioni. I leader, come abili jazzisti, devono padroneggiare l’arte di disimparare, eseguire e sperimentare allo stesso tempo, alternarsi negli assolo e sostenersi a vicenda.

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